Vaso di Murano – Venini 88

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Vaso in vetro opalino incamiciato con piede a cordolo; sulla base viene riportata la marca e l’anno: “Venini 88”; il vaso si trova in condizioni perfette, ed è caratterizzato da un colore azzurro e una base color blu oltremare.

Descrizione

L’azienda Venini

L’azienda Venini realizza prodotti in vetro: oggetti, vasi, lampade e lampadari di Murano. Con gli anni, il marchio Venini è sinonimo di qualità ed eccellenza nella lavorazione del vetro di Murano.

Paolo Venini

La storia di Venini nasce da Paolo Venini (1895 – 1959), vetraio, designer e imprenditore italiano.

Paolo Venini nacque a Pavia in una famiglia benestante (il padre era proprietario terriero) nel 1895; dopo la laurea in legge, e aver lavorato presso un studio notarile, prestò servizio militare e combattè durante la prima guerra mondiale; tornato dalla guerra, nel 1921 ebbe la fortuna di conoscere l’antiquario Giacomo Cappellin col cui fondò a Murano la “VSM (Vetri Soffiati Muranesi) Cappellin Venini”; fu scelto come direttore artistico il pittore Vittorio Zecchin. Fin dai primi anni, Venini si occupò della promozione dell’azienda e alla’organizzazione della rete commerciale in tutta Europa e partecipò a diverse esposizioni e rassegne internazionali e contemporaneamente creando importanti legami e amicizie lavorative con intellettuali, architetti ed artisti. Nella primavera del 1925 Venini e Cappellin chiusero l’azienda.

Nello stesso anno, il I giugno 1925 Venini fondò la “Vetri Soffiati Muranesi Venini & C.” insieme a Napoleone Martinuzzi, Francesco Zecchin, Ruggero Maroni e Alberto Francini, e affidando la direzione artistica proprio a Napoleone Martinuzzi, che all’epoca svolgeva il ruolo di direttore del Museo del vetro di Murano. Questa fu una seconda rinascita per Paolo Venini, sia artistica che imprenditoriale. La strategia aziendale di Venini (principale detentore delle azioni societarie) fu impostata sia nel segno della tradizione, che verso le novità e il rinnovamento del prodotto. Seppe creare importanti collaborazioni con importanti architetti milanesi (Michele Marelli, Emilio Lancia, Tomaso Buzzi, tra i tanti), ma non solo: da ricordare la sua amicizia con Gio Ponti. Con la nuova azienda, ripresero i successi, le esposizioni e il marchio divenne uno dei più noti tra le aziende a Murano. Ma il destino aveva in serbo un altro cambio di vento: nel 1932 l’azienda venne chiusa, a seguito della crisi economica del 1929.

Paolo Venini non si abbattè, e, dopo solo pochi mesi, fondò la “Venini s.a.”, in collaborazione con Tomaso Buzzi e di Carlo Scarpa. La nuova azienda ripartì con l’elaborazione di nuovi prodotti, vetri artistici e sistemi di illuminazione. Nel 1935 conobbe la designer e ceramista svedese Tyra Lundgren, la quale realizzò per Venini diverse opere. Il rapporto si interruppe a causa della seconda guerra mondiale e riprese solo nel 1948. Proprio in questi anni Venini fu considerato un riferimento nell’arte vetraria mondiale: ne sono la prova le tante presenze di successo e premi nelle esposizioni e rassegne a livello internazionale.

 

 

Informazioni aggiuntive

Dimensioni 36 cm